Continuiamo a seguire l’andamento dell’eurodollaro per un’azienda esportatrice che incassa in dollari con una strategia di copertura dal rischio di cambio (Fx Hedging) già iniziata lo scorso giugno. Vi ricordo che al seguente link (clicca qui) potete leggere il precedente articolo sulle tecniche di copertura del rischio valutario.
Dall’ultimo aggiornamento del 5 settembre 2024, l’Euro aveva nuovamente raggiunto l’area 1,12 senza riuscire a superarla. In questo modo la compagnia aveva potuto neutralizzare in tutto o in parte il rafforzamento dell’euro, grazie alle coperture scattate con il superamento del livello di “Weighted Average Exchange Rate” (WAER) calcolato dall’azienda sulla base dei contratti siglati nel passato al cambio di 1,09/1,095 di euro su dollaro.
La sequenza di dati macroeconomici oltreoceano usciti nelle ultime settimane, che hanno confermato la resilienza dell’economia statunitense, tra cui il dato dello scorso venerdì 4 ottobre che conferma la forza del mercato del lavoro, con una disoccupazione scesa a settembre al 4,1%, hanno rafforzato il dollaro costringendo l’euro a invertire la tendenza fino all’area 1,10 eurusd.
Con il recente indebolimento dell’Euro, confermato anche dall’inversione al ribasso del differenziale di tassi a 2 anni tra il Bund tedesco e il Treasury Usa e dall’innalzamento della volatilità monitorato dal Cboe (EVZ), l’Euro si è riportato all’interno della banda di neutralità del WAER, consentendo all’azienda di chiudere le coperture. Se l’Euro dovesse ulteriormente indebolirsi, è possibile che la valuta vada a testare il supporto di area 1,08 su dollaro. In questo caso l’azienda esportatrice con in essere contratti liquidati in dollari ne trarrebbe benefici. Qualora, al contrario, l’Euro dovesse riprendere la salita, in questo caso, la tecnica di hedging farebbe scattare le coperture con acquisto di future, opzioni o CFD in caso di superamento della banda di tolleranza fissata su grafico in area 1,1025 e con stop sulla posizione in caso di ritorno della valuta all’interno della banda.
* Il “Weighted Average Exchange Rate” (WAER) è definito il “tasso di cambio medio ponderato”. Si calcola come sommatoria dei cambi stabiliti in ciascun contratto ponderati per il volume. In pratica una media mobile, alla quale nel tempo si sommeranno i nuovi contratti e che fluttuerà (linea gialla sul grafico) in base ai movimenti del cross.